Un bellissimo articolo di Daniela Andreis
“Se c’è una cosa che mi incanta è come qualcuno muove le mani, è una fascinazione che mi arriva dall’infanzia, dall’osservare, prima che ascoltare, anche perché mia nonna, mia mamma e mio papà non erano dei gran parlatori e il silenzio più eloquente che avevo a disposizione erano i loro occhi ma soprattutto le loro mani, mani che lavoravano in continuazione, mani spesse, con polpastrelli con tagliuzzi secchi come rughe, mani sopra le pentole, il senso del giro della polenta o del riso, la mano che mio padre sbatteva sul giornale prima quando era arrabbiato con una notizia, poi, al contrario, quando trovava che avevo scritto bene qualcosa: piazzava il palmo sopra il pezzo e sorrideva. Le mani possono tutto. Parlano tantissimo, quasi inutile dirlo. Tutti, anche non sordomuti, possediamo non un linguaggio, ma tanti. Le mani sono intelligenti se sanno lavorare e miracolose quando creano. Per questo voglio presentarvi […]